Un giorno Agostino esce dal suo appartamento situato al quarto piano di un palazzone a Tor Bella Monaca; è vestito in giacca e cravatta e insieme a sua moglie sta portando il figlio in chiesa per la Prima Comunione. Quando tornerà per festeggiare si accorgerà che la sua chiave non apre più la porta.
Singolare monologo costruito come una partitura per chitarra (Alessandro Mannarino), violino (Houman Vaziri) e voci: quella blues dello stesso Mannarino e quella in costante mutazione del poliedrico Rolando Ravello, che magistralmente conduce sulla scena incarnando tutti i personaggi della storia: Agostino, i suoi familiari, l’affittuario ed i vari caratteri di contorno.